Non solo protezione civile, il campo di volontariato di Papa Charlie

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Non solo protezione civile, il campo di volontariato di Papa Charlie

Non solo protezione civile, ma ambiente, territorio e attività di gruppo. Questi i temi del campo di volontariato organizzato dalla Papa Charlie di Pagani.

Undici ragazzi, dai 12 ai 17 anni, 4 volontari e un presidente impegnati per la realizzazione del campo estivo alla PA Papa Charlie di Pagani. Le attività hanno avuto inizio il 20 luglio 2020 con un attività a carattere semi-residenziale. A parlarne il presidente, Michele Pepe, 71 anni divisi tra lavoro, famiglia e volontariato.

Presidente cosa fate nel campo estivo?
Il campo dura tutta la giornata, dalle ore 9.00 fino alle 19.00. I ragazzi che partecipano sono impegnati in diverse attività. Quest’anno abbiamo deciso di renderli partecipi nella programmazione delle attività.

Ovvero?
Abbiamo voluto dare spazio ai loro desideri di conoscenza, andando oltre le attività classiche di protezione civile, per capire quali sono i loro reali interessi.

E cosa hanno chiesto?
Di potersi occupare dell’ambiente, hanno studiato la raccolta differenziata e l’utilizzo della compostiera, realizzando un simpatico vademecum da destinare ai volontari per il corretto utilizzo. Inoltre insieme al nostro aiuto hanno creato degli orti verticali con la piantumazione di erbe aromatiche e verdure di stagione. Gli orti sono collocati nella nostra area verde.

Hanno voluto inoltre conoscere le manovre di primo soccorso, illustrate dai volontari della Croce Rossa locale.

Cosa altro avete fatto?
Abbiamo dato spazio alle loro emozioni e pensieri con una chiacchierata dedicata al periodo della quarantena, per raccontare tra coetanei cosa hanno fatto e come hanno vissuto questo periodo. Attività svolta con due volontarie, assistenti sociali. Non ci siamo fermati qui, anche quest’anno abbiamo svolto attività all’aperto con la visita alla Valle delle Ferriere e al Castello Fienga alla scoperta del territorio. Sembra una fase fatta, ma spesso i ragazzi non sono mai andati in questi posti pur conoscendoli di nome.

Come si svolge una giornata al campo?
Tutti in sede per le 9.00, misuriamo la temperatura corporea, ricordiamo le misure di prevenzione anticovid -19, mascherina e via con un primo breafing sulle cose da fare. Anche il menù del pranzo viene deciso insieme.

Tante cotolette e patatine?
Devo dire che anche questo ci ha stupito i ragazzi chiedono cose semplici, come una insalata di pasta o una pasta e piselli, che mai ti aspetteresti. Decidere il menù insieme a loro permette al gruppo di confrontarsi, conoscere per esempio eventuali allergie e intolleranze dell’altro e scegliere insieme una cosa che piace a tutti e che tutti possono mangiare.

Così si rafforza il gruppo e contemporaneamente diamo attenzione all’altro.