Vivi, valorizza e condividi
L’associazione Experience e Sodalis organizzano l’evento VIVI, VALORIZZA E CONDIVIDI nei giorni 7 -8 e 15 settembre.
Obiettivi:
Gli obiettivi dell’iniziativa sono:
- la promozione delle cittadinanza attiva: il coinvolgimento delle persone che abitano un luogo e costituiscono le interconnessioni sociali, garantendo il rispetto dei diritti di tutti e il rispetto dei luoghi del comune;
- valorizzazione del volontariato: che ha la capacità di formare positivamente anche i volontari stessi e la società in generale, incentivandone l’aspetto democratico che ne sta alla base: della trasformazione di un bisogno privato in un bisogno pubblico, l’assunzione del concetto di responsabilità diretta da parte di coloro che sono chiamati ad essere attori di un processo di partecipazione;
- la conoscenza di luoghi storici, culturali e sociali del comune;
- sensibilizzare al rispetto e all’importanza della natura;
- la promozione e condivisione delle tradizioni locali e dei prodotti tipici con le loro lavorazioni;
- l’inclusione di tutti i bambini e ragazzi anche con disabilità in quanto verranno previsti dei volontari con competenze specifiche;
- esperienze educative, di socializzazione e ricreative;
- una progettualità di ampio respiro che non si consumi in azioni estemporanee, ma provi a costruire strategie di lunga durata.
“Abitare” significa non solo occupare stabilmente uno spazio, ma intrecciare con esso e con gli altri esseri viventi del luogo delle relazioni umane. Habitare proviene da Habere (avere), con l’aggiunto senso di durata nel tempo dell’azione. Dunque abitare vuol anche dire tenere per un lungo tempo o trovarsi per un lungo tempo in un determinato luogo o spazio. Uno spazio che è una parte determinata della terra o del posto in cui si risiede, un luogo condiviso nella vita pubblica, con una comunità di uomini e di donne e, nella vita privata, con la propria famiglia.
Si tratta quindi di uno spazio che investe il piano delle relazioni e, pertanto, anche degli affetti. Il patto che stipulano le persone che vivono in relazione dentro un territorio può definirsi cittadinanza. In questo senso un progetto che prende il nome di “Abitare il territorio” è rivolto alla formazione culturale di cittadini consapevoli e attivi socialmente.
Il programma propone un nuovo modo di abitare e vivere il territorio, valorizzando i luoghi del Comune. La filosofia delll’attività è quella di far vivere il territorio ai cittadini sotto una prospettiva innovativa al fine di avvicinare gli abitanti a principi quali la democrazia e l’uguaglianza.
Lo spazio abitativo deve apparire agli occhi dei cittadini non un semplice territorio geografico in cui consumare la propria esistenza ma, un luogo dove interagire e vivere la propria vita in armonia con i luoghi circostanti, che sono parte integrante del vivere comune.
L’antico concetto di “cittadinanza” costituisce per le persone il sistema che è alla base della comunità dove si intrecciano le relazioni personali. La cittadinanza oltre a definire l’identità di un luogo abitato da persone accumunate da radici collettive, garantisce il rispetto dei diritti delle persone.
Il semplice “abitare” un luogo non garantisce la piena partecipazione ai processi di sviluppo della stessa comunità a cui si appartiene. L’acquisizione di un diritto va di pari passo con la possibilità di esercitarlo, di partecipare ai processi decisionali della comunità, al fine di presidiare, tutelare, rivendicare e promuovere i bisogni di cui è espressione ogni individuo.
In questo senso il concetto di “cittadinanza attiva” presuppone la creazione di un patto reciproco che vede impegnati allo stesso modo cittadini/e e amministratori locali nella realizzazione di politiche sul territorio.
Il progetto è rivolto a cittadini consapevoli per spingerli a promuovere processi culturali che li guidino a responsabilizzarsi maggiormente e ad assumere una responsabilità collettiva maggiore nei confronti della propria comunità.
Un’altra finalità è la promozione del volontariato: che ha la capacità di formare positivamente anche i volontari stessi e la società in generale, incentivandone l’aspetto democratico che ne sta alla base:
- la trasformazione di un bisogno privato (che appartiene a pochi) in un bisogno pubblico (estendendolo alla collettività). Il passaggio da privato a pubblico mette in relazione interessi e bisogni particolari di un certo gruppo non con la semplice soddisfazione di esso, ma con la soddisfazione di bisogni della comunità;
- l’assunzione del concetto di responsabilità diretta da parte di coloro che sono chiamati ad essere attori di un processo di partecipazione;
- una progettualità di ampio respiro che non si consumi in azioni estemporanee, ma provi a costruire strategie di lunga durata.
Il Calendario
Le giornate saranno dedicate alla condivisione, alla conoscenza e valorizzazione di luoghi del comune: Il bosco S. Benedetto di Faiano; la “sorgente sette bocche” censito dal FAI; la sorgente dell’acqua solfurea; la villa comunale di S. Antonio;La piazza Padre Carmelo Gentile s.antonio Pontecagnano.
- 7 settembre – pomeriggio di accoglienza in piazza con giochi per bambini e musica. laboratori creativi-storici. Giochi tradizionali di un tempo in sqadre. Merenda naturale. La sera ci sarà l’evento (sagra della bufala, della rucola e della pizza) per la promozione
delle trazioni culinarie e popolari del luogo. - 8 settembre – pomeriggio di attività sportive nella villa comunale di S. Antonio, dove i bambini e ragazzi potranno fare l’esperienza di imparare nuovi sport all’aria aperta. Merenda in piazza. La sera ci sarà l’evento (sagra della bufala, della rucola e della pizza) per la promozione
delle trazioni culinarie e popolari del luogo e la mostra fotografica “Questa è la mia terra” dove tutti potranno partecipare con scatti effettuati nei luoghi storici, tradizionali e non del comune. - 15 settembre- passeggiata per il bosco di Faiano con partenza dalla “sorgente sette bocche” censito dal FAI e arrivo alla sorgente dell’acqua solfurea. Pranzo nell’area pic-nic del maneggio “ASD Radici”, nel pomeriggio spiegazione delle varie discipline che si svolgono all’interno del maneggio, primi passi di avvicinamento all’animale, passeggiata a cavallo e pulizia dell’animale.
Partner
Comune di Pontecagnano faiano, la Pro loco Etruschi di frontiera di Pontecagnano, asd Radici
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