Semi di consapevolezza. Ad Eboli il campo del circolo Silaris

Semi di consapevolezza. Ad Eboli il campo del circolo Silaris

Semi di consapevolezza. Campi di volontariato. Ad Eboli sbocciano semi di consapevolezza con i volontari di Legambiente Silaris.

10 bambini, 8 appuntamenti per il campo di volontariato di Legambiente Silaris. Mattinate con zaino in spalla, mascherina e un simpatico hula hop per tenere le distanze, quelle giuste, tra i bambini, ma non con la natura, gli orti, il mare.

Il campo di volontariato ha avuto inizio a luglio con i primi tre incontri realizzati.

Giornate intese dedicate alla conoscenza del territorio, dell’ambiente, dei buoni frutti, della vegetazione marina locale in compagnia di Caterina Manzione, educatrice ambientale, volontaria del circolo Silaris.

Ciao Caterina, cosa avete organizzato per questo campo di volontariato?
Un sacco di attività. Siamo partiti con un primo incontro in un vecchio mulino ubicato nel centro storico di Eboli. Dopo la visita abbiamo tenuto un laboratorio sul tema del riciclo dei rifiuti. Ogni bambino ha con se un quaderno e una agenda.

Sull’agenda riporta le parole chiave della giornata mentre sul quaderno può raccontare con immagini o parole cosa ha fatto o cosa gli ha lasciato la giornata.

campi di volontariato semi di consapevolezza

Ma non è un tema quello de riciclo alquanto vecchio?
Assolutamente no, è importante per i bambini conoscere l’importanza del riciclo e del riutilizzo dei rifiuti, soprattutto a livello creativo. Loro sono portatori di buone pratiche, soprattutto in famiglia, insegnano ai grandi i giusti comportamenti; sono dei semi di consapevolezza per il futuro. Noi adulti diamo tutto per scontato, ma per loro non lo è.

Ad Eboli avete anche gli orti di città.
Sì insieme ai bambini siamo andati a visitarli, a conoscere i  nonni che li coltivano e li curano. Abbiamo scoperto la frutta e la verdura di stagione. A guidarci nonno Gino.

Come si comportano i bambini durante il campo?
Sono felici, sono gasati. In una delle giornate dedicate alla conoscenza dell’area marina di Eboli  che gestiamo sono subito partiti alla raccolta dei rifiuti in spiaggia.
E cosa hanno trovato?
Come sempre tanta plastica e polistirolo. E quando diciamo loro che questi rifiuti li porta il mare, restano sempre stupiti. Allora bisogno spiegare loro che qualcuno ha gettato i rifiuti in acqua e che le onde li trasportano sulla spiaggia.

Ma sono tanti i rifiuti che trovate nella vostra oasi?
Sì, oltre alla plastica trasportata dalle onde, si somma quella dei visitatori della Pineta, che in estate regala tanto fresco nelle giornate di caldo. Anche lì ci capita di trovare i rifiuti dei picnic, abbandonati da visitatori maleducati. Da quando le auto non possono più accedere alla spiaggia sono diminuiti i rifiuti e noi volontari, per fortuna, non siamo solo gli spazzini del posto, ma i custodi di questa piccola biosfera.

Cosa avete fatto con i bambini in spiaggia?
Abbiamo passato una bellissima giornata. Abbiamo sì raccolto i rifiuti, ma anche spiegato loro la bellissima macchia mediterranea che vive sulle nostre spiagge come il mirto e il giglio del mare che sboccia tra fine primavera e l’inizio dell’estate.

Un fiore quindi.
Un fiore del posto che rischia di estinguersi. Il nostro compito come volontari e come cittadini è proteggerlo. Il rischio che i bambini che ora possono ammirarlo, tra una decina di anni non possano più vederlo. La nostra area marina mantiene intatto l’ecosistema locale, fatto di sabbia di dune e macchia mediterranea.