Memory tree, l’albero della Memoria è arrivato alla “Casa di Lara”

Memory tree, l’albero della Memoria è arrivato alla “Casa di Lara”

Un albero in memoria di chi non c’è più. Una folta chioma di foglie ricorda gli ospiti dell’Hospice “La Casa di Lara” di Salerno dove operano le volontarie e i volontari di Noi Per Te ODV

Un albero con tanti rami e foglie e su ognuna di essa un nome. Il primo ad essere scritto è quello di Hamdì. Venditore ambulante egiziano che ha trascorso gli ultimi giorni della sua malattia presso l’hospice “La Casa di Lara” a Salerno.

 

A seguirlo i volontari dell’associazione Noi Per Te.  Da loro l’idea di dipingere sul muro dell’entrata della casa un albero che ricordasse i loro nomi. Ogni nome ha una storia racconta- Maria Rosaria Flauto, presidente dell’associazione – per noi è stata importante la realizzazione di quest’opera. Iniziativa svolta insieme al CSV Salerno e in accordo con la struttura sanitaria dell’Asl Salerno e dell’Hospice. L’opera è stata realizzata dall’artista, Mario Desiderio.

Era il modo migliore per ricordarli, sono nomi che raccontano storie e una grande voglia di vivere che ci è rimasta impressa dentro come Hamdì, primo ospite della casa.

L’Hospice “La Casa di Lara” è una struttura residenziale dell’Asl Salerno che si occupa di curare i malati terminali per migliorare la loro qualità della vita, fino all’ultimo giorno.

I volontari sono vicini ai malati e si affiancano al lavoro dei medici e infermieri guidati dal dott.  Antonio Apicella. Un affiancamento umano, fatto di parole, sorrisi, gesti di vicinanza e affetto come preparare il piatto preferito di un malato, cucinare insieme, leggere e perchè no quando si riesce andare al mare ad ascoltare le onde e a godersi la brezza marina.

Insieme all’albero l’associazione ha realizzato anche un percorso formativo on-line, svolto nel periodo pandemico dedicato al personale sanitario e volontari e centrato sul tema della cura del bambino che ognuno porta dentro di se. Otto gli incontri tenuti da padre Armando Pangrazi, a cui hanno preso parte oltre 80 tra medici, infermieri e volontari.

Un percorso di cura non solo fisico, ma anche umano a cui tutta la struttura ha preso parte.

L’associazione- prosegue Maria Rosaria Flauto – è vicina ai malati come ai familiari; ci occupiamo delle esigenze quotidiane svolgendo anche attività di segretariato sociale, fornendo le informazioni utili su come accedere ad alcuni servizi come la somministrazione domiciliare delle cure palliative a casa dei malati.

Una attività informativa che permette ai malati e alle loro famiglie di accedere al servizio velocemente.

 

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