Ortomondo, una casa comune, un orto, un giardino a Capaccio Paestum

ortomondo paestum

Ortomondo, una casa comune, un orto, un giardino a Capaccio Paestum

Oggi vi proponiamo una storia di volontariato che va alle radici dell’accoglienza. Vi vorremmo portare in un luogo di incontro e socializzazione a Capaccio Paestum realizzato dai volontari di Legambiente Paestum insieme a 16 ex richiedenti asilo dal nome Ortomondo.

Ma cos’è Ortomondo? Una casa comune, un orto, un giardino?

«Ortomondo è un’esperienza dal basso – esordisce con tono pacato il Presidente dell’associazione Pasquale Longo, professore di inglese in pensione – con l’obiettivo principale di rispondere all’esigenza abitativa di chi viene da altri paesi nel nostro territorio per lavorare.

L’attività vera e propria è stata avviata quasi un anno fa, a febbraio 2021, quando finito l’ex-progetto SPRAR con cui è stato ristrutturato la struttura, abbiamo deciso insieme ai volontari dell’organizzazione di non gettare via il lavoro svolto con il cessare del progetto, riattivando questo spazio con otto i mini-appartamenti in cui ad oggi vivono 16 uomini con un’età media di 35 anni provenienti in gran parte dall’Africa Sub-Sahariana (in particolare dal Togo, Mali e Benin). Persone che hanno lasciato nei loro paesi di origine moglie e figli e che contribuiscono in tutto al sostentamento e allo sviluppo dello spazio, dal pagare una sorta di affitto, alle spese di gestione sino alla compartecipazione per la realizzazione delle attività.

La nostra esperienza ci ha ancor di più convinti che non è facile per gli stranieri presenti nel nostro territorio affittare una abitazione in modo regolare – prosegue il Presidente – trovare una casa è uno dei primi ostacoli che si trovano davanti. Soprattutto in un territorio come la Piana del Sele dove si contano 12 mila stranieri di cui circa 2.500 residenti nel Comune di Capaccio-Paestum perlopiù impegnati nel settore agricolo, nella filiera bufalina e in estate nei servizi turistici. Migranti che sono costretti a vivere in condizione non dignitose.

Ma la particolarità di questo progetto è stato il coniugare il rispetto e l’attenzione per i migranti con l’amore e la salvaguardia per l’ambiente. Infatti la peculiarità della struttura è l’essere circondata da un ettaro di terreno, che dopo una prima fase di bonifica a settembre 2021 ci ha visto tutti coinvolti nella coltivazione del grano. Abbiamo poi attivato un orto sociale per coinvolgere i ragazzi delle scuole, che potremmo definire un orto etnico perché ci sono piante e ortaggi dei paesi d’origine dei ragazzi che vivono nella struttura.

A inizio gennaio 2022 sono state piantumate, insieme al CSV di Salerno nell’ambito dell’azione MAN – Micro Azioni Natalizie, 18 piante di albero: arancio, mandarino, melo, kiwi, limone e un ulivo simbolo di pace.

Ortomondo – conclude Pasquale – è un piccolo esempio di come le cose possono cambiare dal basso, con la partecipazione di tutti e di come possiamo aiutare chi viene nel nostro paese, permettendogli di  avere una reale autonomia.

Inoltre il circolo di Legambiente Frewheeling Paestum è impegnato anche nella gestione dell’Oasi dunale di Paestum un altro fiore all’occhiello nella cura e tutela di un’area protetta, l’oasi custodisce il giglio di mare e una piccola aula formativa all’aperto, destinata alla didattica dei più piccoli.».

 

(Articolo tratto dalla rubrica pubblicata su Il Quotidiano del Sud- Salerno; gennaio 2022)