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Mar
Elvira Notari, la prima regista del cinema italiano
Il 22, 23 e 24 marzo a Salerno si terrà l’evento: Elvira Notari, la prima regista del cinema italiano.
Una tre giorni, in altrettante location, attraverso installazioni video, incontri e sonorizzazioni di film. Riavvolgendo il nastro storico, la Cactus filmproduzioni racconta di Elvira Coda Notari dal 2014 e precisamente al “Festival del Cinema Laceno d’Oro” presentando una rassegna dei suoi film sonorizzati dal vivo ed una mostra multimediale che toccheranno nel tempo i luoghi cari alla regista: Salerno, Cava dé Tirreni e Napoli. Il progetto comprende anche una pubblicazione dal titolo “La film di Elvira” edita da Laceno d’Oro, Cactus Film e Quaderni di Cinema Sud. In attesa del 2025, ed in concomitanza dei 150 anni dalla nascita della Notari, l’operato della casa di produzione porterà alla nascita di un evento multimediale a lei dedicato con incontri, proiezioni e concerti. Durante la tre giorni, il Bar Verdi 1910 ospiterà l’installazione video con filmati e frammenti sul cinema partenopeo proprio di quegli anni. Il progetto, ideato e curato dalla Cactus filmproduzioni, si avvale della collaborazione dello storico Paolo Speranza, dell’attrice Nadia D’Amico, dell’artista ceramista Amanda Di Santo, del Service Left & Right, della rivista Quaderni di Cinema Sud e dall’Associazione culturale A luna & o sole
Sonorizzazione dal vivo di:
– È piccerella (1922)
-‘A santanotte (1922)
– Fantasia ‘e surdato (1927)
La storia
Elvira Coda Notari (Salerno, 1875 – Cava De’ Tirreni, 1946) è stata una regista cinematografica italiana, la prima in assoluto in Italia e una delle prime della storia del cinema mondiale. La rilevanza storica della sua figura è accostabile, per importanza, a quella di Alice Guy-Blaché. Fu la prima autrice cinematografica italiana oltre che la più prolifica, con una produzione che, tra il 1906 e il 1929, conta oltre 60 titoli di lungometraggi e centinaia tra cortometraggi e documentari, tutti usciti dalla sua casa di produzione cinematografica.
La sua opera è considerata precorritrice del Neorealismo.
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